01 - La Ferrovia
Arrivando a Fermignano si incontra per prima 5$la stazione, oggi non utilizzata. Il castello di Fermignano di certo non comprendeva la ferrovia, che arrivò alla fine dell ‘800 con tante altre innovazioni, simbolo dello sviluppo tecnologico e quindi anche commerciale ed economico.
Infatti Fermignano è stata una delle prime cittadine ad avere una stazione ed era anche illuminata, insieme al viale che ancora oggi porta fino alla piazza principale, grazie all’ingegner Falasconi che nel 1897 sfruttò le acque del Metauro e costruì un molino, ottenendo energia per l’illuminazione pubblica e per il lavoro.
Nel 1895 iniziarono i lavori per la costruzione della ferrovia Fabriano – Urbino e della stazione che venne inaugurata il 20 settembre 1898. Nel 1915 venne inaugurata la linea ferroviaria Fano – Fossombrone ed a novembre del 1916 il treno arrivò a Fermignano.
Oggi la ferrovia di Fermignano non funziona più, è un luogo vuoto e un po’ surreale, coi binari che attraversano la prima zona abitata ma senza essere utilizzati. Nel piazzale antistante funziona un esercizio commerciale, ma dietro lo spazio è fermo in un tempo lontano. L’eco di tutto il movimento non c’è più. Quando venne costruita infatti rappresentò una notevole occasione di progresso e di sviluppo economico, per i commerci, gli spostamenti, e Fermignano divenne uno dei più grandi centri della regione marche.
Le signore del posto raccontano che il passaggio dei treni costituiva un momento importante nella quotidianità della loro infanzia: per esempio c’era un treno al mattino che segnava l’ora di andare a scuola, ed un altro che segnava il ritardo con cui si usciva, creando ansia e scompiglio in casa. Il fischio dei treni segnava l’arrivo di merci e persone e faceva immaginare un movimento da e per il paese che allora era l’unico. Poi arrivarono le auto e tutto cambiò. E negli ultimi anni dell’800 tutta Fermignano cambiò radicalmente volto: si sviluppano le aziende, si abbatterono le porte del vecchio castello, la torre con l’orologio e oggi i sette vicoli e le tre piazze sono difficili da individuare.